Per l’Associazione CAF il tuo 5x1000 è una straordinaria fonte di finanziamento che aiuta a garantire continuità alle attività di accoglienza e cura dei bambini e dei ragazzi vittime di abusi e gravi maltrattamenti accolti in Comunità.
È un gesto non oneroso e semplice da compiere: basta inserire il codice fiscale 97010160154 nella tua dichiarazione dei redditi.
Grazie al tuo 5x1000 potremo regalare un futuro migliore a tanti minori in difficoltà.
Scopri cosa abbiamo fatto con il contributo ricevuto grazie alla destinazione del 5xmille 2021, leggi il Rendiconto 5x1000 2021 completo di Relazione illustrativa.
(Qui puoi trovare anche il rendiconto 5x1000 2020 e la rispettiva relazione accompagnatoria).
Inserisci il tuo reddito annuo per calcolare quanto vale il tuo 5x1000 per Associazione CAF.
Calcolo esemplificativo, basato sull'imposta netta del contribuente, al lordo di eventuali deduzioni, detrazioni, ritenute o crediti di imposta.
Se presenti il 730 precompilato basta scegliere la categoria "Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative e di utilità sociale" e inserire il nostro codice fiscale.
Scadenza per presentare in forma cartacea il Modello Redditi Persone Fisiche
30 giugno 2023
Aggiungi al calendario
Marta e Andrea, due fratellini accolti qualche anno fa presso una delle nostre Comunità 3-12, hanno potuto fare finalmente ritorno nella propria famiglia d'origine.
Marta e Andrea, due fratellini accolti qualche anno fa presso una delle nostre Comunità 3-12, hanno potuto fare finalmente ritorno nella propria famiglia d'origine.
Questo bel LIETO FINE è frutto di un lungo percorso che, per la complessità della situazione iniziale della famiglia, ha tenuto impegnate con un capillare lavoro di "ricucitura" tutte le risorse della nostra struttura.
L'intervento è stato accuratamente progettato e concordato con i Servizi Sociali del territorio, e il suo completamento ha richiesto azioni graduali durate diversi mesi.
Faticose sono state soprattutto la fase di coinvolgimento della madre, che all'inizio era molto diffidente nei confronti dell'Associazione, e la fase di lavoro combinato con la mamma e i bambini per ipotizzare un rientro a casa.
L'obiettivo primario è stato quello di dare continuità al percorso di "riparazione" della situazione familiare già intrapreso dai bambini in Comunità.
Dai racconti di Marta e Andrea e della loro mamma, oggi emerge che, pur nella fatica del distacco iniziale, questo momento in Comunità è stato vissuto da tutti come necessario perché le cose potessero "ripartire" nel modo giusto.
Questo ci lascia ben sperare per il percorso futuro di questa famiglia, che continueremo a seguire da lontano e alla quale auguriamo il meglio.
Valeria, Coordinatrice Comunità 3-12
A Matteo, arrivato in Comunità insieme ai suoi fratelli più piccoli, è stato affiancato Riccardo, un volontario “speciale”, che lo seguisse nelle attività di tutti i giorni. Riccardo si è preso a cuore la storia di Matteo, fino ad accoglierlo nella sua casa grazie a un percorso di affido familiare.
Matteo aveva solo 8 anni quando è arrivato nelle nostre Comunità insieme ai suoi fratelli più piccoli. Il suo atteggiamento estremamente protettivo nei loro confronti ha reso molto complesso il suo passaggio nella Comunità per adolescenti, necessario al compimento del tredicesimo anno di età. Proprio per il carattere difficile, scontroso e spesso aggressivo, per Matteo è stato necessario realizzare un progetto educativo particolare e molto articolato.
Gli è stato affiancato Riccardo, un volontario "speciale", che lo seguisse nei compiti e nelle attività di tutti i giorni. Gli spigoli appuntiti del carattere di Matteo hanno trovato un incastro perfetto con il carattere mite e aperto del volontario, e tra i due è nata presto una preziosa fiducia reciproca. Riccardo si è preso a cuore la storia di Matteo e pian piano il suo impegno per aiutare il ragazzo è andato ben oltre il mandato di volontario facendo nascere in lui il desiderio di fare qualcosa di ancor più speciale.
Insieme all'équipe del Servizio Affido Riccardo ha iniziato così un progetto di avvicinamento per guidare Matteo in un percorso che avrebbe cambiato il suo futuro: avere Riccardo come genitore affidatario.
Una delle fasi più delicate di questo progetto è stata quella di aiutare il ragazzo a liberarsi del senso di responsabilità verso i suoi fratelli più piccoli che sarebbero rimasti ancora in Comunità.
Matteo, oggi, vive da quasi due anni con Riccardo in una bellissima casa, a scuola se la cava sempre meglio e porta avanti con successo alcune passioni che gli consentono di sentirsi sempre più integrato nel suo gruppo di coetanei.
Elena, Responsabile Servizio Affido
Francesco, oggi adolescente, ritorna a casa dopo 4 anni trascorsi in Comunità. La sua mamma è pronta ad accoglierlo facendo tesoro dei consigli e del percorso intrapreso con psicologi ed educatori.
Vi scrivo oggi perché, quando ci saluteremo, sono certa che non riuscirò a dirvi tutto quello che vorrei che voi sapeste. Per quel mix di emozioni che proverò - la felicità di riportare finalmente a casa mio figlio e il dispiacere di lasciare voi - certamente piangerò.
Tutto iniziò 4 anni fa, quando con il dolore nel cuore dovetti separarmi dal mio adorato Francesco e lasciarlo qui da voi in Comunità. Ad accoglierci trovammo Luana e Valentina, persone che si dimostrarono subito disponibili e che, nonostante il mio malessere, riuscirono a rassicurarmi sul fatto che si sarebbero prese cura del mio bambino al meglio.
Questa è stata un’esperienza dura, ma è servita a farmi capire dove sbagliassi con mio figlio e le difficoltà che si erano create nel rapporto tra me e lui, difficoltà di cui prima non ero affatto consapevole.
In questi anni in cui Francesco ha vissuto da voi ho conosciuto tante persone.
Educatori che ora non ci sono più, altri che sono arrivati nel tempo e altri ancora che ci sono stati dal primo giorno: ognuno di loro ha lasciato qualcosa di profondo e prezioso sia in me che in Francesco.
A voi dico GRAZIE di esservi occupati di mio figlio e di esserci stati quando io non potevo. Grazie per tutti i consigli che mi avete dato, per tutte le volte che siete stati ad ascoltarci, grazie per tutte le volte che mi siete venuti incontro.
Oggi Francesco torna a casa, con la gioia di tornare da noi, ma anche con il dispiacere di lasciare voi. Ed è così anche per me, nella consapevolezza che da oggi la nostra vita cambierà ma che senza questo cambiamento non ci sarebbe stata vita.
Quasi 4 anni fa avevo promesso a mio figlio che il giorno che sarebbe uscito di qui sarebbe stato per tornare a casa sua con me, e se sono riuscita a mantenere questa promessa è solo grazie a voi e all’aiuto che mi avete dato. Ora mi sento pronta, ma da mamma mi sento anche preoccupata, perché ho lasciato un bambino e ritrovo un adolescente. Mi domando: sarò in grado adesso? Riuscirò ad occuparmi di lui nel migliore dei modi? Domande certamente legittime. A darmi forza le parole della psicologa di Comunità che poco prima di congedarci mi ha detto: se Francesco oggi può tornare a casa con te è perché molte persone pensano che ora tu sia in grado di prenderti cura di lui al meglio!!!
Una cosa è sicura, farò tesoro di tutti i vostri consigli e se mi troverò in difficoltà penserò a quello che mi avete insegnato in questi quattro anni. Siete persone fantastiche e rimarrete per sempre nei nostri cuori. Vi lascio con la penna ma non con il cuore. A presto e grazie di tutto.
Al raggiungimento della maggiore età, Paolo si trasferisce nell'alloggio per l’autonomia Teen House. Qui si può mettere alla prova come adulto, avendo come punto di riferimento i nostri operatori a cui rivolgersi in caso di bisogno.
Paolo è stato accolto dalla nostra Associazione all'età di 8 anni. Alle spalle aveva già esperienze molto difficili e dolorose, che gli avevano causato una grande difficoltà a relazionarsi con il mondo esterno.
Ciò che colpiva di lui, erano la spiccata intelligenza settoriale e le passioni per le nuove tecnologie, la lettura e il disegno. Non aveva piacere a parlare di sé e del suo passato, aveva una frequenza scolastica scarsa, faticava molto a fare amicizia e risultava verbalmente aggressivo nei confronti di noi educatori.
Con l'inserimento nella Comunità Teen, Paolo è stato gradualmente spinto a sperimentare in graduale autonomia nuovi contesti, confrontandosi con altri ragazzi che avevano i suoi stessi interessi e acquisendo sempre più consapevolezza delle sue potenzialità. Al raggiungimento della maggiore età è stato il primo dei nostri ragazzi a trasferirsi nel nuovo alloggio per l'autonomia Teen House, con un progetto finalizzato alla totale indipendenza. Qui ha potuto mettersi alla prova come adulto, avendo come punto di riferimento i nostri operatori a cui poteva rivolgersi in caso di bisogno.
Nel tempo trascorso in Teen House, Paolo è riuscito a portare a termine con successo gli studi e a trovare un lavoro nel settore dell'elettronica. Con i primi risparmi, ha deciso di comprarsi un'automobile, che gli permettesse di raggiungere più facilmente il lavoro e di muoversi liberamente in città.
Poco prima del compimento dei 21 anni, ha deciso di lasciare di Teen House perché si sentiva pronto a camminare da solo. "Ormai mi sento un uomo", ha affermato lui stesso quando è arrivato il momento di salutarci.
Michela, Coordinatrice Teen House
Anna ritrova la serenità: dopo un periodo trascorso in Comunità ottiene un diploma e un lavoro che le piace e la aiuta ad avere fiducia in se stessa!
Anni fa, il clima a casa era pesante: mamma e papà non riuscivano a comunicare, io finivo in mezzo alle loro furiose litigate credendo spesso che fosse tutta colpa mia. Un giorno la situazione tra loro è talmente degenerata che è dovuta intervenire la polizia. Poco dopo un’assistente sociale e un’educatrice mi hanno comunicato che sarei andata a vivere per un po’ in una Comunità insieme ad altri ragazzi.
Che ne sarebbe stato di me?
Con la mia valigia entrai nella mia nuova camera e scoppiai a piangere. I primi giorni in Comunità non furono affatto semplici: mi sentivo distaccata dal mondo. Fu la quotidianità rassicurante di questo luogo a risvegliarmi. Scoprii che non era un posto dove ti chiudono fuori dal mondo e stai solo coi tuoi compagni di sfortuna. Al contrario, non c’era giorno in cui non si facesse qualcosa di nuovo, sport, attività, uscite, ma anche la vita all’interno della Comunità insieme agli altri ragazzi mi piaceva.
Con l’aiuto degli educatori ripresi pian piano anche ad andare a scuola e impegnandomi riuscii nell’impresa che prima credevo impossibile: ottenere il diploma! Grazie a questo importante traguardo, mi fu proposto di fare uno stage in un negozio, dove avrei potuto lavorare nel campo che più mi piaceva, la moda.
Dunque, mentre io mettevo insieme i mattoncini per costruire il mio futuro, mamma e papà avevano avuto il tempo di concentrarsi sulle loro difficoltà e ristabilire un rapporto sereno. Inoltre, al compimento del mio diciottesimo anno, l’azienda che mi aveva preso come stagista mi offrì un contratto di lavoro. Finalmente la mia occasione per spiccare il volo!
Tornai così a casa da mia madre con la stessa valigia con cui ero partita. Ora però, era piena di una ritrovata serenità, di un diploma e di un lavoro che mi piace e mi aiuta ad avere fiducia in me stessa!
Per la tutela della privacy dei nostri beneficiari, abbiamo scelto di utilizzare nomi e immagini di fantasia.
Non ha alcun costo e non è una spesa aggiuntiva. Il 5x1000 è una frazione dell'IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche) a cui lo Stato rinuncia. Se decidi di non destinare a nessuno il 5x1000, questa quota sarà comunque versata allo Stato.
Sì. Le scelte della destinazione dell'8 e del 5 per mille dell'IRPEF non sono in alcun modo alternative tra loro e possono, pertanto, essere espresse entrambe. Queste scelte non comportano per te nessun costo aggiuntivo.
Certo! Anche chi non è tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi, può scegliere di devolvere il 5x1000 all'Associazione CAF.
Basta compilare la scheda con la scelta del 5x1000 contenuta nel CU (Certificazione Unica) e consegnarla allo sportello di un ufficio postale o di un CAF (Centro di Assistenza Fiscale) entro il 30 aprile 2022.
La scheda va presentata in busta chiusa con la scritta "Scelta per la destinazione dell’otto, del cinque e del due per mille dell'IRPEF", insieme a cognome, nome e al proprio codice fiscale. Il servizio è gratuito.
Se non viene specificato il codice fiscale, la cifra non verrà attribuita all’Associazione CAF ma sarà ripartita in modo proporzionale in base al numero di preferenze ricevute dalle associazioni appartenenti alla stessa categoria.
Il termine per la consegna del 730 è il 30/09/2020 se presenti il 730 precompilato oppure ordinario al CAF o al commercialista.
Il termine per la consegna del Modello Redditi persone fisiche (ex Unico) è:
Associazione CAF – Via Vittorio Emanuele Orlando 15, 20142 Milano MI
Informativa sulla privacy